Le attività aerobiche sono da sempre consigliatissime per mantenersi in forma, bruciare grassi, perdere peso e mantenere in salute il sistema cardio-respiratorio e perché no, sfogarsi dopo una giornata stressante. Tra le attività aerobiche più praticate, sicuramente c’è la corsa. Ma si fa presto a dire “vado a correre”. O meglio: ti dedichi al running o al jogging?
Benchè i termini inglesi ormai pullulino nella nostra lingua, esistono svariate differenze tra running e jogging. Ed ovviamente anche qualche similitudine. Le vediamo in questo articolo.
La distinzione più diffusa, anche se un po’ semplicistica, suole indicare che chi fa jogging corra in modo rilassato e con un’andatura decisamente poco sostenuta. Mentre chi fa running, secondo questa distinzione correrebbe in modo più veloce ed intenso. Inutile dire che questa suddivisione non può essere considerata molto attendibile. Questo considerando che in termini di velocità, percorso, frequenza nella pratica, tutto dipende dal corridore. Le performance sono strettamente soggettive e variano coerentemente con l’età, la genetica, la stagione e l’ambiente in cui avviene la pratica.
Qual è quindi la differenza vera e propria? Semplice: lo scopo. Il jogger corre senza un fine agonistico, ma semplicemente per mantenersi in salute. Non bada al cronometro o ai dispositivi di misurazione (che controlla per lo più per curiosità). Il runner invece ha degli obiettivi specifici e pertanto segue un allenamento mirato. Misura la velocità, tempi e chilometri corso. Conosce per esempio le sue metriche rispetto a in quanto tempo percorre un kilometro o magari dieci. In altre parole per trasformati da jogger a runner dovrai fissarti degli obiettivi, effettuare misurazioni e ovviamente allenarti sodo per migliorare visibilmente le tue performance. Il percorso inverso, quello del runner che vuole diventare jogger, è ovviamente più semplice, basterà “andare a correre” e non pensarci su più di tanto.
Sono tutte e due discipline chiaramente salutari. Ma nel caso del runner i risultati sul proprio corpo, risultano visibili più facilmente proprio in funzione dell’allenamento mirato. Chi dalla corsa cerca il benessere psicologico, avrà benefici dalla pratica di entrambe le modalità, anche se la pratica del running in quanto più sfidante potrebbe fornirvi un livello di appagamento maggiore, nel momento in cui vedrete raggiunti i vostri obiettivi sportivi.
Per quanto riguarda dotazioni ed abbigliamento sia i jogger che i runners ormai prestano estrema attenzione a questi aspetti. Negli ultimi anni i capi tecnici per lo sport hanno fatto passi da gigante e possono influire in maniera sensibile sul comfort e sui risultati di chi pratica. I pantaloni jogging o le tute da jogging possono andare bene anche per i runners più accaniti mentre per quanto riguarda le calzature il discorso si complica. Scegliere le scarpe da jogging è sicuramente più facile, in quanto queste calzature sono meno sollecitate rispetto a quelle da running. Per quanto riguarda invece le scarpe da running si presta estrema attenzione al battistrada, al tipo di spinta del runner, all’appoggio ed al tipo di ambiente in cui il corridore si allena solitamente. Non è un caso infatti che online esistano guide anche molto dettagliate, che ci aiutano a scegliere le scarpe per correre “seriamente”.